giovedì 7 febbraio 2008

09/02/2008..........


Ed ecco realizzarsi il sogno più peccaminoso di ogni studente milanese dello ied che sta lavorando ad un blog sui tattoos....LA CONVENTION!


E naturalmente IO C'ERO,con il mio baldo boy, in un mare di gente.


Ho visto cose..che voi umani non potete immaginare, i tatuatori più famosi del mondo imprimere la loro arte, machine(attrezzi per tatuare) all'ultimo grido dalle fogge più particolari, stand di vestiti, collanine, mollettine, cinture stile camden town, boccette di pigmenti e stuoli di coloratissimi piercing che, la deformazione professionale propria di uno "iedder", tramuta immediatamente e irrimediabilmente in mood board e tavole colore.



Il brusio di sottofondo non era solo il vociare poliglotta della gente ma anche il rumore delle machine all opera.



Ho provato una sensazione elettrizzante quando mi sono resa conto che più persone (tante persone!) provenienti da ogni parte del mondo (non esagero) si stavano tatuando, contemporaneamente, sotto le stesso tetto, ognuno con la propria motivazione, il proprio sentimento, mosso da differente ispirazione, tutte espresse all'unisono con lo stesso atto: il tattoo, già pregno di un significato al quale si aggiunge immancabilmente anche il ricordo della CONVENTION DI MILANO DEL 2008.

E allora quel brusio non era più un rumore ma l'armonia dell'elevazione simultanea di tutti quei significati così unici, talvolta privati, che smettono di esistere come idea e prendono corpo sulla pelle, nella carne, con il dolore proprio dell'inizio della vita.

Tramite nitida immagine diventiamo partecipi anche noi che guardiamo di quel significato. Dico che ne siamo partecipi, non che siamo in grado di comprenderlo, poichè la stessa immagine che lo svela gli funge da maschera.
Se rido, tu cogli che io sono felice. Può essere vero, come può non esserlo, così come posso ridere mossa da emozione diversa.
Il tatuaggio è specchio del significato per chi lo possiede, spesso gli altri colgono ciò che il disegno oggettivamente comunica classificandolo secondo la propria percezione estetica.
Un tatuaggio ti può sembrare orribile, una pessima scelta, ma avere( deve avere! o dovrebbe avere...) un contenuto importante per chi lo porta. E allora tu sei nessuno per giudicarlo orribile.

clap! clap! clap! clap! Ripongo la mia tunica bianca e la mia coroncina d'alloro e chiudo questo spazio patetico (nel senso che ha PATHOS..)che mi è uscito da chissà dove per lanciare un'invettiva.

Leggete questo articolo comparso sul volumetto pubblicitario, libricino, non so come chiamarlo anche se un nome ce l'ha "ZERO2 MILANO".
Tutti gli iedder dovrebberlo conoscerlo, è all'ingresso dove ci sono le pubblicità e le cartoline. Comunque, questo..opuscolo..riporta giorno per giorno gli eventi mondani della city per noi ggiòvani e contiene parecchie infos su pub, discoteche, ristoranti ecc ecc.
Leggete cosa dice sulla CONVENTION:




toc!-toc!-toc! silenzio in aula!!

Sarà molto difficile ma ora dovrò auto-moderarmi, fare qualche minuto di training autogeno per non cedere al turpiloquio, ad una serie di turpiloqui! se no chi ha il "parental control" non potrebbe più accedere al mio blog.
Uno me lo concederete, mi riferisco alla prima riga di questo articolo:


tu hai rotto il cazzo, Dion


Chissà come mai sei l'unico, ho controllato, su ZERODUE MILANO che ha usato uno pseudonimo. Perchè non hai messo il tuo nome e cognome come tutti? Hai vergogna? o forse paura?
Io credo più la seconda, eh? cosa ne dici?


Dì grazie al tuo istinto di sopravvivenza per esserti inventato quel nomignolo perchè credo che se solo quelle centinaia di migliaia di persone che hai infangato avessero un piccolo, piccolissimo indizio di che cavolo sei, un giorno ti risveglieresti in un parcheggio, completamente nudo, ricoperto di tatuaggi. Ti ritroveresti pieno di quei tribali che giudichi "stupidi" e di ideogrammi di cui puoi benissimo immaginare il significato..



Se non ti piacevano i tatuaggi, potevi dirlo Dion, guarda che non c'era nessun problema..magari potevi scrivere un fantastico trafiletto sulla sagra della porchetta, perchè no?
e invece, hai preferito gettare fango su un arte millenaria, su uno dei più rilevanti fenomeni di costume di tutti i tempi, sui tatuatori che sui tatuaggi ci vivono e convivono e sulle persone tatuate che nei tatuaggi ci credono.

Oltre a riferirti ad un gruppo(foltissimo) di persone in generale, fai anche dei nomi, come i bambini alle elementari: "maestraaa! è stato Pinco Pallino!"
Se non ti piace la Jolie tatuata e ti agghiaccia l'idea del sesso con Asia Argento, poco male, perchè non vedrai mai nemmeno da lontano nè una nè l'altra..

Vorrei inoltre sottolineare che hai scritto che i tatuaggi sono segno distintore di PUTTANE, PIRATI, BANDITI, BRUTTA GENTE. Constatando che a milano di pirati non ne ho mai visti, stai dicendo che le donne tatuate sono puttane e gli uomini ladri.

Sei di una superficialità IMBARAZZANTE.
MI FAI PENA, sul serio, provo pena per te perchè con una mente così ottusa, occlusa, bigotta non so come tu possa vivere la tua vita.



con affetto






E ORA BECCATEVI LE FOTAZZE...(didascalie in basso)



questa è la mia preferita in assoluto...dai...è troppo hard-core!!


work in progress..e che work!!


Una balena si è arenata sulle rive della convention.. si raccolgono fondi per ritrasferirla nel suo ambiente naturale
(dopo averla tatuata..)


Questa schiena parla da sola




Il mood della convention: un sacco di gente, colori, tatuaggi, tatuanti, tatuatori..



Qui ho paparazzato Fercioni







Ad un certo punto non vedevo nient altro che TAVOLE COLORE..



Si faceva anche body painting..



































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